The Legend Of Zelda: Twilight Princess

Fa uno strano effetto recensire un altro gioco del franchise di Zelda dopo la mezza delusione recente di Phantom Hourglass.
Però, mi ero ripromesso di farlo e lo faccio. Il gioco, da me acquistato il giorno d'uscita, sono riuscito a terminarlo solo nelle scorse settimane. Dopo averlo re-iniziato per goderne appieno, intendo.
Twilight Princess arriva, dopo il significativo Wind Waker, a tappare le falle che gli aficionados e gli hc gamers avevano segnalato amorevolmente a Nintendo: troppi pochi dungeon, troppo facile (come ci aveva ricordato il compianto SteD)!
Il primo atto della serie a vestire in tutto e per tutto i panni "adulti", TP è innanzitutto un affresco visivo in grado di dare il capogiro; ancor più che per l'effettivo lavoro su poligoni e textures, per il linguaggio che parla, il mondo che ci declina davanti agli occhi. Per chi è stato abituato a giocare una Hyrule "retrò" e bidimensionale, le nuove terre del regno sono da mozzare il fiato. Il solo borgo principale di Hyrule è incredibile, vivido, spettacolare.
Menzione a parte va poi per gli elementi scenici del mondo dell'ombra, realizzati con colori morbidi, mezze tinte e ammicchi di luce.
Per quel che riguarda i dungeon: ci sono, sono tanti, sono tosti. Tosti, più che per i nemici al loro interno, per i folli ghiribizzi da compiere per uscirne fuori. Meglio cercare di farli in una botta sola, altrimenti ci si incasina (almeno, io mi ci incasino ).
Il mondo vero e proprio è immenso, del tutto percorribile ed esplorabile in groppa ad Epona (tranne alcune zone del ghiacciaio e del deserto) e anche il semplice cavalcare in giro senza una meta riesce ad essere molto gratificante: guardarsi attorno, gettare uno sguardo oltre le montagne o alle guglie del castello in lontananza, o ancora attendere meravigliati il passaggio dal giorno alla notte e viceversa.
La colonna sonora è perfetta. I temi sono quasi sempre molto orecchiabili, molto espliciti e "didascalici" ma non vengono mai a noia. Tantissime le manipolazioni sui brani vecchi ormai più di vent'anni.
Il sistema di combattimento è SUPERBO. Ecco cosa serviva a PH, altro che il pennino. Le tecniche corpo a corpo imparate durante lo scorrere delle circa 60 ore di gioco arricchiscono un sistema funzionante già al livello base. Splendidi gli scontri con gli Armos più tenaci, passati a studiare il nemico mentre di decide se scivolargli alle spalle o tentare un'estrazione fulminea. Il combattimento a cavallo è epico, adrenalinico e furibondo e il comparto grafico lo sottolinea fino in fondo rendendo i "raid" per la pianura davvero unici.
L'unico tasto dolente che mi sento di segnalare sono gli extra: per un giocatore come me che preferisce la scorribanda all'espugnazione del dungeon, TP non offre moltissime cose da fare, e quelle che offre sono un tantino monotone e, in alcuni casi, difficilissime.
Le raccolte sono, come molti sapranno, di insetti e anime di spettro (oltre ai classici cuori) e non sono riuscite a conquistarmi fino in fondo. Altre piccole side quest sono sparpagliate qui e là, ma non si raggiunge il livello eccelso (a mio parere) di WW.
Da segnalare sono anche due assenti importanti:
Tingle (ma c'era da aspettarselo, data la natura prettamente drammatica del titolo)
e la fantastica sessione di scambi commerciali, qui del tutto scomparsa.
E poi, lasciatemelo dire, il personaggio del postino fa pietà. Potevano sfruttare i falchi viaggiatori, che sono personaggi meravigliosi.
Il gioco, ad ogni modo, è clamoroso. Ecco tutto.

Finalmente qualcuno si è deciso a fare questa recensione, bravo Picca!
una piccola domanda: ti sei cimentato anche nella caverna del deserto dai 30000000000000 di livelli? Alla fine non ottieni granchè, ma vuoi mettere l'orgoglio estremo per averla terminata tutta in una volta sola?
MITICO!

io non ricordo più alcuni cose visto che l'ho giocato appena uscito. ma il ricordo che ho è forse del migliore titolo per wii e, per quanto mi riguarda, il migliore zelda 3d mai prodotto.
mi piacerebbe si seguisse questa direzione per i prossimi episodi

Peppy, parli della grotta della prova?
Sistemata in un sol boccone. Le camere più "dure" sono state quelle con le creature di ghiaccio a mio parere. L'ho trovata leggermente più facile della grotta di Wind Waker.

io adoro questo gioco. è bellissimo immenso ma ho due problemi:
mi fanno paura i doungeon (sono giganteschi)
e questo gioco è un lavoro
xo è davvero appassionante, amo sopratutto i momenti piu liberi abbastanza di cazzeggio.
comunque certe cose senza guida sono impensanbili. prima o poi lo finirò....

Devo riprenderlo perchè è davvero una ficata di gioco