La censura entra in gioco: il caso Manhunt 2
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La censura entra in gioco: il caso Manhunt 2
Takky mi ha suggerito di creare un topic a parte per discutere di questa faccenda, e in effetti mi è venuto da domandarmi perchè non l'avessi fatto prima.
Il gioco della Rockstar games non raggiungerà i lidi italici, e questo è dovuto fondamentalmente a problemi di censura. Se qualcuno di voi ha per le mani alcune tra le riviste specializzate del momento, non gli sarà difficile individuare articoli o interventi a riguardo. Segnalo un buon approfondimento sull'ultimo numero (in tutti i sensi ) di Revolution.
E voi che ne pensate?
Il gioco della Rockstar games non raggiungerà i lidi italici, e questo è dovuto fondamentalmente a problemi di censura. Se qualcuno di voi ha per le mani alcune tra le riviste specializzate del momento, non gli sarà difficile individuare articoli o interventi a riguardo. Segnalo un buon approfondimento sull'ultimo numero (in tutti i sensi ) di Revolution.
E voi che ne pensate?
Re: La censura entra in gioco: il caso Manhunt 2
per quanto ne so io, il gioco dovrebbe essere pubblicato in tutta europa "riveduto e corretto" nei primi mesi del 2008. Il polverone si alzò quando venne alla luce la prima versione del gioco che pareva essere veramente estrema
Re: La censura entra in gioco: il caso Manhunt 2
Di sicuro il gioco arriverà in America nella versione riveduta, per l'Europa ancora tutte le certezze non ci sono. E per l'Italia nemmeno. E pare che Nintendo abbia annullato totalmente l'idea di pubblicare il titolo...
La cosa interessante in Italia è che in effetti non c'è una legge stabilita che regoli anche minimamente l'acquisto e la vendita del materiale videoludico. E secondo me è qui che casca l'asino, se mi permettete.
Qui dalle nostre parti funziona solo il PEGI, che però resta solo uno strumento di consultazione, che valga indicativamente per orientarsi all'interno dei titoli.
Però la faccenda assurda è che se un negoziante vende Resident Evil ad un bambino di 6-7 anni, non è assolutamente un problema. Se un altro vende materiale pornografico ad un quindicenne, rischia di brutto.
Ovvio che ci sia una differenza tra i due prodotti, assodato. Ma non mi pare che si possa parlare di vera e propria tutela, ecco tutto.
La cosa interessante in Italia è che in effetti non c'è una legge stabilita che regoli anche minimamente l'acquisto e la vendita del materiale videoludico. E secondo me è qui che casca l'asino, se mi permettete.
Qui dalle nostre parti funziona solo il PEGI, che però resta solo uno strumento di consultazione, che valga indicativamente per orientarsi all'interno dei titoli.
Però la faccenda assurda è che se un negoziante vende Resident Evil ad un bambino di 6-7 anni, non è assolutamente un problema. Se un altro vende materiale pornografico ad un quindicenne, rischia di brutto.
Ovvio che ci sia una differenza tra i due prodotti, assodato. Ma non mi pare che si possa parlare di vera e propria tutela, ecco tutto.
Re: La censura entra in gioco: il caso Manhunt 2
Pur non condividendo affatto i contenuti eccessivi del titolo in questione, sono del parere che un utente maggiorenne (e vaccinato) dovrebbe avere la totale libertà di entrare in possesso della versione del gioco, completa ed integrale. Così come esistono pubblicazioni e materiale riservato ai soli adulti, i videogiochi non dovrebbero fare eccezione. Purtroppo però l'attuale sistema di normative in uso non lo consente. E lasciatemi dire che è davvero un peccato.
Takky- Member
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Re: La censura entra in gioco: il caso Manhunt 2
La cosa bizzarra è che in passato non sono mancati titoli in grado di distrurbare anche gli stomaci più forti... vedi Clock Tower per esempio, ne ho accennato qualcosa sul nuovo topic in Retrogaming. Eppure non ricordo fosse scoppiata tutta questa burriana. Mah...
Re: La censura entra in gioco: il caso Manhunt 2
beh forse, oggi che i videogiochi sono più diffusi che mai, essi sono un facile capro espiatorio per giustificare atteggiamenti sregolati da parte di persone più o meno giovani.
in ogni caso non credo che i negozianti chiedano al bambino di turno la carta d'identità quindi è tutto piuttosto inutile da un punto di vista pratico, a meno che il titolo non venga proprio bloccato. Ma anche questo non ha senso: inoltre se questa pratica del blocco del gioco caratterizzasse molte produzioni questo potrebbe spingere la gente a modificare le console! Bah
in ogni caso non credo che i negozianti chiedano al bambino di turno la carta d'identità quindi è tutto piuttosto inutile da un punto di vista pratico, a meno che il titolo non venga proprio bloccato. Ma anche questo non ha senso: inoltre se questa pratica del blocco del gioco caratterizzasse molte produzioni questo potrebbe spingere la gente a modificare le console! Bah
Re: La censura entra in gioco: il caso Manhunt 2
a proposito, censurato no more heroes, tolto il sangue
altra news, presto toglieranno le tette dai porno
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